Preoccupazioni

È preoccupato, il vecchio signore che abita al Quirinale. Teme che l’astensionismo alle prossime elezioni possa raggiungere livelli mai visti, e non se ne capacita. Invita tutti a non cadere nella trappola di un qualunquismo incapace di cogliere le differenze che intercorrono fra i vari politici. Differenze? Ma se sono gli stessi candidati a riconoscere di proporre programmi identici come gocce d’acqua, semplici variazioni sul tema. Sollecita inoltre a non rimanere vittime di pregiudizi. Pregiudizi? Ma il rifiuto della politica non è affatto un giudizio che precede la conoscenza dei fatti. È un post-giudizio, si basa su una secolare esperienza diretta di inganni, frodi, costrizioni, violenze, abusi subiti. Si augura che gli italiani vadano a votare, perché votare è sempre utile. Utile a chi? Utile alla classe politica che si trova così legittimata, senz’altro. Ma agli elettori, il voto non è mai stato utile. E sempre più elettori se ne stanno finalmente accorgendo.
È preoccupato, il vecchio signore che abita al Quirinale. Preoccupato e rincoglionito.